SHORT FORM E LONG FORM

Non trovate l’uso arrogante che alcune persone fanno di questi termini un po’ ridicolo?

Io credo che non ci sia reale differenza tra long from e short form, a parte un mero discorso di durata, e sono infastidita dalle compagnie che definiscono il proprio lavoro con un tono che suggerisce che una sia meglio dell’altra. Sono cazzate, entrambe hanno cose positive e negative, vantaggi e debolezze.

Nessuna delle due è meglio dell'altra, come se solo i più esperti potessero esprimersi al meglio con quella scelta. Sia le freccette sia il tiro con l’arco necessitano di mira e precisione.

Per me la short form e la long form sono la medesima cosa quando ti metti a improvvisare. Entrambe si basano – quindi soffrono in caso della loro mancanza - sui mattoni che usiamo come Improvvisatori, cioè le nostre capacità narrative. Una scena di 2 o 3 minuti vacilla per lo stesso motivo di una long form e spesso proporzionalmente nello stesso periodo di tempo.

Ecco alcuni consigli che ho dato in diversi spettacoli. Riconosci le stesse cose in merito a spettacoli cui hai partecipato? Puoi dire quali siano per la long form e quali per la short form?

  • Stavi pensando “in avanti” e stavi pianificando. Non preoccuparti di dove si stia andando, sii presente in ciò che sta accadendo.

  • La scena/La storia non aveva piattaforma. Come risultato siete partiti nel mezzo e ciò non ha fornito una base. In questo modo è difficile fare un passo sicuro in qualsiasi direzione, quindi si è perso tempo cercando di trovare qualcosa di interessante.

  • La scena/La storia è balzata a un conflitto immediato.

Se il conflitto arriva troppo presto, con pochissima piattaforma, resti intrappolato.

Le tue scelte possono essere:

  • risolvere il conflitto, dando la sensazione di cancellare la proposta e che nulla sia accaduto;

    1. intensificare il conflitto, creando un racconto in cui ripeti te stesso;

    2. una persona potrebbe morire, perdere, arrendersi. Ma, senza la piattaforma, non comprendiamo pienamente la posta in gioco e, a meno che qualcuno non sia cambiato, non c'è storia.

    3. usare degli espedienti (5 anni prima, ecc.). A questa stregua sembra che tu voglia riparare qualcosa piuttosto che esplorare la narrazione con coraggio.

  • Di chi era la storia/scena? Non tutti possono essere protagonisti. Se non lo sappiamo come possiamo creare le sfide per il nostro eroe o per il cattivo? Chi stiamo cercando di cambiare e descrivere?

  • La scena/La storia avrebbe dovuto finire molto prima. È stato difficile trovare la fine perché nessuno sapeva che cosa la scena riguardasse davvero.

  • La scena/La storia ha avuto troppi finali. Continuavano a saltar fuori e voi continuavate a recitare passando oltre. Avrebbe avuto molto più impatto se ne aveste scelto uno molto prima.

Siete in grado di determinare a quale tipo di form si riferisce ogni appunto? Avete probabilmente indovinato che gli stessi appunti sono validi per entrambe le form.

Gli appunti sono gli stessi perché il lavoro è il medesimo! Al di là della form, quale sia l'apparenza della struttura, il lavoro è il medesimo!

Come ho detto, entrambe hanno dei vantaggi. La short form concede più varietà e non siete blindati in una storia che potrebbe non portare a nulla; la long form permette di vedere personaggi più profondi e più teatralità. Ma anche la short form può guadagnare dalla profondità dei personaggi e dalla teatralità, e la long form può beneficiare della varietà e dell’abilità di uscire da una storia che non sta portando da nessuna parte.

In realtà a me piacciono entrambe. Finché sto improvvisando con persone che sono lì per ispirare, giocare a improvvisare e permettere che accada, la forma o la lunghezza non sono importanti, è di per sé una gioia.

Porta in scena ciò che ti piace, apprezza entrambe le forme per ciò che ti offrono. Smettiamo di dire "questa è meglio dell’altra perché ha bisogno di più talento o abilità"."Che cosa c'è in un nome? Ciò che noi chiamiamo col nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.”
(Romeo e Giulietta: atto II, scena II) Qui l'articolo orginale Thanks Patti!

Translation Pubblicato da Elena Frida lunedì, febbraio 02, 2015

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